Zoren rise appena a quelle parole di Gwen, poi la prese per mano ed entrarono nel castello.
Camminarono sul ponticello traballante, giungendo davanti all'ingresso che solo a fatica riuscirono ad attraversare.
Si ritrovarono così nel cortile del maniero, tutto invaso da una vegetazione incolta e fitta.
“Sono qui, Gwen...” disse in un sussurro la misteriosa voce che sempre più spesso lei udiva.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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