“Bene.” Disse Ehiss a quelle parole di Dacey. “E Sant'Agata di Gothia sia.”
Il gruppo così si rimise in cammino, dirigendosi verso destra.
Continuarono per alcune miglia, quando finalmente, oltre una montagna su cui giravano le pale di alcuni mulini a vento, intravidero il profilo, vago e fluttuante, di una città racchiusa da mura.
Attraversarono un ponte racchiuso da alti e verdi alberi, dopo il quale la visione apparsa loro poco prima si materializzò davanti a loro.
Si trattava di una grande città circondata da alte mura che sembravano come sospese tra aspre ed invalicabili montagne.