Li seguii in silenzio, come un'ombra invisibile.
Qualcosa sapevo ancora fare dopotutto.
E vidi ogni cosa, lui che si dibatteva, loro che lo colpivano e lo colpivano ancora.
Oh, Icarius...
Mi si strinse il cuore a quella vista, e la rabbia crebbe forte di non poter far niente.
Ma agire d'istinto non sarebbe servito a niente e lo sapevo.
Dovevo essere lucida, ed elaborare un piano.
Conoscevo quel castello, conoscevo i suoi passaggi segreti, le sue porte nascoste, mi chiedevo se le conoscessero anche i miei nemici.
Anche se in dieci anni sicuramente li avevano scoperti, probabilmente.
Ti tirerò fuori di lì, te lo prometto..
Pensai mente lo osservavo cadere a terra in quella cella.
Te lo prometto...
Presi un profondo respiro e dal mio nascondiglio cercai di analizzare la situazione, quanti soldati c'erano, chi aveva le chiavi, quali possibili vie di fuga avevamo, tutto quello che potesse aiutarmi ad elaborare un piano.
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