Il vescovo, Ehiss ed Ammone continuarono a mangiare fino a quando non tornò Dacey.
“Molto carina...” disse il cavaliere guardandola “... conducendovi in città sarò di certo l'uomo più invidiato.” Sorridendo, per poi finire il suo bicchiere di vino. “Permettete?” Alzandosi.
“Certo, ci mancherebbe.” Annuì il vescovo.
Allora Ehiss e la bella zingara lasciarono la locanda, uscendo per le strade di Sant'Agata di Gothia.
In breve si ritrovarono nel cuore della città, tra chiese molto antiche e palazzi dal piglio gotico, con viuzze strette e caratteristiche.
Infine raggiunsero una piazzetta animata da alti alberi, verdi piante fiorite ed una grande fontana guizzante d'acqua al centro.
Tutt'intorno si poteva ammirare e dominare un meraviglioso scorcio si selvaggia e folta boscaglia che correva incontrastata fino a toccare e ricoprire le pendici di alti monti.
“Che posto incantevole...” Ehiss ammirando il paesaggio.
Vi erano diversi passanti intorno a loro, ma dopo un po' il cavaliere si guardò intorno perplesso.
“Che stranezza...” mormorò “... è ancora giorno ma non si vedono bambini che giocano...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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