“Non temete...” disse Sbroz a Gaynor “... per quanto grottesca possa apparire quella creatura, vi assicuro che è del tutto innocua. Probabilmente si sarà spaventata e ha reagito così.” Annuì.
Arrivarono all'ingresso del magnifico giardino.
“Tutto questo palazzo e l'intera isola” svelò poi Sborz “appartengono al mio padrone. Prego, entriamo.” Ed entrarono.
Attraverso il guardino raggiunsero alcuni padiglioni esterni, simili a vaste ed esotiche serre, dentro i quali vi erano piante e fiori sconosciuti, ma visti prima.
Neanche nei libri di fiabe e nei romanzi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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