Il barone annuì ad Altea e poi pregò lei ed il pittore di seguirlo.
Attraversarono un lungo corridoio semibuio, tra odore di polvere, aria viziata ed un'atmosfera cupa ed inquietante.
Il vecchio nobile camminava lentamente e a fatica, tenendo in mano una bizzarra lampada per illuminare quel posto.
Arrivarono così in una vasta sala, sebbene arredata con mobili ormai vecchi e rovinati.
Presero posto intorno ad una tavola rettangolare e un attimo dopo un nano incappucciato portò un grosso vassoio e servì loro il pranzo.
E come chiesto da Altea vi erano tutti piatti esotici o a base di formaggio, che a Monte del Dragone erano alquanto pregiati.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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