Non guardai Affon, limitandomi ad occuparmi della ferita di Icarius.
Sarà stato anche un graffio ma sanguinava eccome.
"Ti fa male?" sussurrai piano, osservando la sua mano.
Poi, piano piano, sbiancai.
Il suo sangue.
Il sangue non mente mai.
Il sangue luccicava, colpito dalla luce del sole.
Il sangue aveva aperto la teca.
Il sangue dei Taddei.
Credo sia difficile trovare le parole per descrivere le emozioni di quel momento.
Forse persino impossibile.
Forse bisognerebbe inventarne di nuove per descrivere quel miscuglio di emozioni che non sapevo nemmeno esistessero.
Il mio sguardo, forse l'unico in grado di comunicare in quel momento così intenso, cerco quello azzurro e limpido di Icarius.
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