Altea si fece coraggio, mettendosi di fonte al misterioso uomo che suonava.
Allora lui smise di suonare ed alzò i suoi occhi neri e penetranti su di lei.
Si trattava di un uomo particolarmente bello, con lunghi capelli neri, un viso pulito e gradevole, con tratti modellati in maniera singolarmente regolare e labbra rosse finemente disegnate.
Ma al di là della bellezza, ciò che più colpiva di quel volto era la sicurezza che ispirava.
Sembrava infatti emanare il candore, l'ardore e la purezza della giovinezza.
Restò così a fissarla con quegli occhi neri e profondi, luminosi ed ipnotici.
“Ho fatto bene a non immaginarvi...” disse soltanto.