Furono lunghi istanti, in cui il corpo nudo di Gwen restò stretto a quello robusto di Zoren, che la toccava ovunque, baciandola sulla bocca più e più volte.
E quelle carezze del mago, così esperte, audaci, calde, virili ed ammalianti suscitavano nella ragazza una quantità indefinita di sensazioni ed emozioni.
E più la toccava, più lei si sentiva sua.
La sua donna.
Accanto a loro c'era uno specchio e su di esso Gwen poté ammirare la loro immagine riflessa, come se fosse un bellissimo dipinto.
Ammirare quei baci, quelle carezze e quei giochi adulti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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