L'uomo rise piano, accarezzando i tasti del pianoforte, quasi fosse il corpo di una donna.
“Perchè sono odiato...” disse ad Altea “... odiato da tutti, partendo da mio padre... per questo si racconta in giro che sono lontano in guerra... sono quasi un'onta per mio padre e per la mia città... no, non sono segregato qui... potrei fuggire anche ora se solo lo volessi... questo maniero è decadente, le sue mura sono piene di crepe... ma il mondo mi annoia, mi delude, mi avvilisce... le modelle? Vengono qui per essere ritratte, ma spesso non sono abbastanza belle come mio padre vorrebbe... e allora vengono mandate via... e voi?” Alzando i suoi occhi neri su di lei. “Voi invece resterete? Chissà...” sorridendo in modo enigmatico “... facciamo una scommessa?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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