“Cerchiamo di capire dove siamo...” disse Ehiss a Dacey, spronando poi il suo cavallo ad avanzare in direzione della cittadina.
Passarono così tra spuntoni rocciosi ammantati di muschio che il cielo ora tingeva di un verde scuro, mentre un deciso vento soffiava dalla montagna verso il centro cittadino.
E più si avvicinavano a quel luogo, più il cupo silenzio che lo avvolgeva rendeva angosciante l'atmosfera circostante.
Attraversarono le antiche mura del posto, oggi ridotte a grosse pietre consumate dal tempo e dalle intemperie, ritrovandosi all'interno della cittadina.
E da qui quel luogo appariva loro ancor più inquietante.
Le case erano fatiscenti, desolate e sinistramente silenziose.
Un silenzio che regnava su tutto.
Solo il vento sembrava essere in grado di attraversare quel luogo, generando col suo alito un lento ed avvilente sibilo, simile ad un cupo lamento.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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