Quel giovane uomo sorrise a quelle parole di Altea.
“Monotona la mia vita...” disse “... chissà, forse... ma voi? Da come parlate di certo avete girato molto... ebbene? Potete dirvi più felice o appagata di me? Quali posti avete visto? Chi avete incontrato? Ma soprattutto, cosa avete trovato?” Accarezzò i tasti del pianoforte. “Volete andare? Non vi fermerò... ma sappiate che qui potrebbe essere molto più eccitante ed appagante... non sono un cattivo padrone di casa, sapete? Amo l'arte, la bellezza e la buona compagnia. Gradisco cibo raffinato, vino pregiato e non disdegno la discreta conversazione. Naturalmente mi piace fare l'amore, ma solo con donne che sanno colpirmi. Non vi nego che molte delle modelle che vi hanno preceduto hanno anche attirato la mia curiosità, ma subito il disincanto mi ha colpito. Qualcuna era troppo fredda, qualcun'altra alquanto frivola e qualcun'altra ancora del tutto noiosa.” Suonò un'ultima nota, per poi smettere e voltandosi a guardarla. “Mi giudicherete male, ma vi confesso che vi sto immaginando nuda... non è facile, perchè come detto detesto chi usa troppa fantasia... sono irriverente? Detestabile? O magari scortese?” Accomodandosi i capelli con una mano. “Mi piace come toccate i miei capelli, Altea...” sussurrò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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