“Ehm... maestà...” disse perplesso Zoren.
“Maestà?” Ripetè l'uomo. “Ragazzo mio, sei davanti al tuo Augusto imperatore. Il tuo Cesare. Il paganesimo ha fatto il suo tempo e nessuno mi divinizzerà come avveniva un tempo con i miei predecessori, ma ricorda che sei davanti al padrone del mondo. Sono Costantino il Grande, imperatore di Roma e Pontefice Massimo. E non certo uno dei tanti reucci ellenistici disseminati fra l'Epiro, la Macedonia e l'Oriente.”
“Si, certo...” mormorò il mago “... domando perdono...” guardando poi Gwen.
“Ma perdonerò i tuoi modi plebei.” Annuì l'uomo. “Dopotutto la vittoria su Massenzio mi ha messo di buon umore.” Sorridendo. “Di fatto ho unificato la parte occidentale dell'impero con quella orientale.” Con aria soddisfatta.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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