“Beh, dividere la stessa camera” disse divertito Ehiss a Dacey “non vuol certo dire usarla per farci l'Amore, non credete?” Fissandola con un sorriso.
Poi si voltò come chiesto dalla ragazza, tornando a guardarla quando lei ebbe finito di prepararsi per la notte.
E nel vederla solo con quella sottoveste, il cavaliere indugiò più di un istante con lo sguardo sulla giovane e bella zingara.
“Vi ringrazio per la fiducia” mormorò “ma potete mettere via quel pugnale.” Stendendo a terra il suo mantello ed arrotolando dei panni da usare come cuscino. “Meglio che riposi qui sul pavimento. Non temete, non è scomodo come sembra.” Per poi stendersi. “Però avete ragione... giusta osservazione la vostra... sia l'uomo in strada che il locandiere sembravano essere impegnati con la medesima azione... trascinare qualcosa... chissà, forse era un caso... come fortuita forse era la stessa fretta che mostravano... come se avessero una scadenza inesorabile da dover soddisfare...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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