Ehiss fissò turbato quel cimitero abbandonato.
Così vecchio che molte delle lapidi erano consumate, tanto da risultare illeggibili.
“Forse...” disse a Dacey “... forse vivono qui vicino... magari in un paese non troppo distante... forse stanotte era importante sentire la messa qui per una qualche ricorrenza... insomma, devono pur essere da qualche parte...” con un moto di rabbia “... su, torniamo alla locanda... riposeremo e dopo lasceremo questo luogo... non mi convince e non mi sento sicuro qui...” offrendole la mano per condurla via dal cimitero.
Ma fu in quell'istante che la zingara notò qualcosa.
Una cassa ai piedi di un albero.
La stessa cassa che l'uomo la notte scorsa stava trascinandosi dietro.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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