Zoren restò pensieroso.
“Spero di non avervi spaventati o turbati...” disse Sissi.
“Su, andiamo...” fece Tunetta “... certo che si tratta del nostro Nepote. Chi altri può essere sennò? Sono passati anni e le persone cambiano. Per questo non lo abbiamo riconosciuto.” Sforzandosi di sorridere. “E poi chissà cosa avrà passato in quel brutto posto.”
“Beh, se è stato rinchiuso in un manicomio per criminali” mormorò Zoren “un motivo ci sarà pur stato, no?”
Le tre impallidirono.
“Ave, popolo!” Ad un tratto una voce.
“Oh, sei tu, zio...” Tunetta.
“Si, il vostro Augusto e sommo imperatore.” Annuì il buffo uomo conosciuto in cantina da Gwen e da Zoren “... giungo ora dal colle Vaticano. E ho avuto una splendida idea. Voglio costruire una nuova chiesa. La più grande mai eretta a Roma. Una chiesa attorno alla tomba dell'Aspostolo Pietro. Sarà la mia più grande impresa.” Con tono solenne. “Ho convocato i miei architetti per cominciare il progetto. Li avete visti? Uno dei miei pretoriani ha giurato che fossero già sulla strada per Ostia.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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