Dovevo immaginarmelo, pensai nel vedere Guisgard fare capolino.
Lo ascoltai stranita, quasi chiedendomi se mi stesse prendendo in giro o meno.
Poteva davvero essere Guisgard a parlare così?
Chi diavolo era quell'uomo?
Mentirei se dicessi che quelle parole non mi avevano colpito e lusingato, anche se non era mia abitudine esternare certe emozioni.
In realtà gli ero grata di quella premura, perché io stessa non amavo avere troppi occhi addosso, salvo situazioni complicate.
Poi sorrisi a quelle parole sui Taddei, prendendo il bicchiere che mi porgeva.
"Devo ammettere che hai avuto buon gusto sì..." sorrisi, annuendo "Quest'abito è davvero splendido.. grazie.." alzando dapprima il bicchiere, per poi portarlo alle labbra.
"Ceneremo soli, dunque?" chiesi, poi.
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