Altea tornò nella sua camera, dopo aver suscitato la perplessità di Tintus, che le aveva ribadito di non nascondere alcun segreto.
Rimasta sola, la dama si coricò con indosso solo il suo corpetto.
Ma prima che riuscisse a chiudere occhio, con ormai il buio circostante che avvolgeva il castello, Altea cominciò a sentire qualcosa.
Le note di una melodia.
Lenta e malinconica.
La stessa che aveva udito la notte precedente.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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