Il cibo era davvero ottimo, pensai, apprezzando tutto quello.
In me convivevano due anime, la duchessa che era stata educata a mangiare come si deve, e il soldato abituato alle taverne della peggior specie.
Dunque vi erano un po' di entrambi in me mentre mangiavo.
Risi a quelle parole.
"Vuoi farmi credere che non hai mai avuto una donna?" squadrandolo divertita "Beh, questo spiegherebbe il tuo interesse nei miei confronti..." sussurrai quasi, sorridendo.
Per com'era da bambino, da adulto me lo immaginavo circondato di spasimanti.
Ma se invece era cresciuto come un vero uomo, allora ero lieta di essermi sbagliata.
Non avevo mai capito che ci trovassero le donne in quegli uomini che si erano passati mezzo mondo.
Ma io ero una donna particolare, abituata a discorsi dei soldati, i quali una volta che ti considerano uno di loro, non si fanno certo problemi a raccontare.
Difficilmente invidiavo le loro donne, se così si potevano definire.
Poi abbassai lo sguardo a quelle ultime parole, per nascondere un sorriso triste.
Una prigione.
"Sì, ho sempre pensato fosse una crudeltà mandarti via.." sussurrai "Da grande, subito ho fatto festa e sono andata sempre nel posto segreto che ci contendevamo in giardino.." facendogli una smorfia divertita.
Avrei voluto chiedergli qual era quindi il suo piano, che aveva intenzione di fare, di quali mezzi disponeva.
Quelli erano discorsi a cui ero abituata, dopotutto.
Ma non lo feci.
"Di cosa vuoi parlare allora?" chiesi, sorridendo.
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