Non avevo mai amato ballare, ma effettivamente lì, soli, la cosa non mi importava.
E quella musica così leggiadra mi trasportò, mentre mi lasciai condurre da Guisgard in quei movimenti che ci avvicinavano sempre di più.
Vicini erano i nostri corpi, i nostri sguardi, i nostri respiri.
Quello sguardo, così intenso, così azzurro.
Quelle parole.
Sorrisi, senza distogliere gli occhi dai suoi.
Quegli occhi che mi ricordavano Icarius, e pensare a lui era una pugnalata.
E se avesse avuto ragione? Pensai, mentre volteggiavo stretta a lui.
Se un bacio avesse davvero potuto svelare la verità?
Chi ero io però per erigermi a giudice di quella contesa?
E se la mia teoria fosse stata sensata, come lo avrei compreso?
Forse valeva la pena tentare.
Anche se in un modo o nell'altro mi sarei fatta male.
Dopotutto quell'atmosfera era tangibile, come l'intesa tra i nostri sguardi, i nostri corpi, i nostri respiri, le nostre labbra che si cercavano e si allontanano come in un gioco senza fine.
"Soltanto un bacio..." sussurrai piano, senza rogliere gli occhi dai suoi, per poi avvicinarmi ancora di più a lui, e porre fine a quel rincorrersi, lasciando che le mie labbra trovassero le sue e il mio respiro fosse unito al suo.
Chissà dunque, se un bacio aveva un potere così grande da svelare quell'antico mistero.
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