Quel bacio, come in una dimensione diversa, eterea e infuocata.
Ma come tutti in sogni incantati, la realtà fece capolino piano piano, come svegliandomi da quel torpore appassionato.
Poi quelle parole.
Spalancai lo sguardo, incredula a quelle parole.
Icarius era ancora in cella, non potevo certo andarmene e abbandonarlo al suo destino.
Lo avrebbero ucciso e io non lo avrei mai permesso.
Ah, adesso ci pensi ad Icarius...
Abbassai lo sguardo, conscia della mia colpa.
Ed era assurdo, considerando che non c'era stato niente tra noi.
Eppure mi sentivo sporca, incredibilmente sporca, e la cosa non mi piaceva, non mi piaceva per niente.
Con che coraggio l'avrei guardato in faccia ora?
Quel bacio doveva darmi la risposta che cercavo, invece mi aveva lasciato con più domande di prima.
Di una sola cosa ero sicura, non avrei mai permesso che accadesse qualcosa a Icarius.
Ma addirittura quella scelta.
Andarmene o restare.
Per sempre.
"Io non.." sussurrai, chiudendo le palpebre per un momento "Non puoi chiedermi questo.." con gli occhi che si velavano di lacrime "Non così, non adesso.. a stento ricordo il mio nome.." sorrisi appena.
"Che senso avrebbe tenermi qui ad ogni modo?" alzando lo sguardo su di lui "Il posto di Guisgard de Taddei non è in questa casetta, è a Capomazda, sul seggio ducale... e il mio posto è al suo fianco alla testa delle truppe... altrimenti tanto vale lasciarsi tutto alle spalle e rifarsi una vita lontano da qui... ma non sarebbe degno di un Taddeo.." dissi, sostenendo il suo sguardo.
Tutto quello era assurdo, avrebbe dovuto rifuggire l'amore come fosse la peste.
C'era qualcosa di strano in tutta quella situazione.
Ero sempre stata dell'idea che nulla accada per caso, ma ora proprio non capivo che cosa fosse saltato in mente al destino.
Perché in tutto quello sapevo che in un modo o nell'altro, mi sarei fatta male.
In un modo o nell'altro avrei dovuto rinunciare a qualcosa, a qualcuno.
E questo mi faceva male.
Pregai ci fosse una spiegazione a tutto quello, che forse era invisibile ai miei occhi.
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