“Hai ragione...” disse lui ad Altea “... questa è la mia condanna, non la tua... certo che si può amare... amare senza condizioni, senza ultimatum, né possibilità... si ama e basta...” sorridendo amaramente “... evidentemente amarci non ci è consentito...” la lasciò libera da quell'abbraccio, per poi tornare a sedersi al suo pianoforte “... ora che uscirai da questa stanza imbocca l'ala destra del pianerottolo... ai piedi della parete su cui si apre una finestra strombata troverai una botola... aprila e calati al suo interno... raggiungerai la cisterna del castello... da lì percorrerai il tunnel di scolo, dove l'acqua è sempre bassa, fino a ritrovarti presso un canale che dal castello raggiunge l'esterno... va e buona fortuna, Altea... devi uscire prima che faccia giorno però... addio...” cominciando a suonare il suo pianoforte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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