Dacey riuscì a trovare una carrozza e si fece portare verso il Palazzo dei Gigli.
Percorse il ricco corso, così munito di bei negozi, antiche botteghe e palazzi che si affacciavano sulla strada con i loro cornicioni in stile neoclassico e le logge impreziosite con fregi e sculture.
La vettura svoltò infine in una viuzza laterale, raggiungendo prima una piazza, poi un vicoletto, oltre il quale si apriva un largo in cui sorgeva un lussuoso palazzo costruito secondo i canoni dell'architettura imperiali.
“Ecco il Palazzo dei Gigli, madama.” Disse il cocchiere a Dacey.
Un muretto di cinta, su cui si alzavano le grate aguzze di un lungo cancello, racchiudeva la bella costruzione ed oltre si intravedevano il vasto giardino, il cortile colonnato ed un largo androne.
Il palazzo era stato costruito secondo i dettami della moda del tempo, su cui l'architettura imperiale aveva imposto temi e simboli.