Vivian pianse.
Pianse amaramente, in balia della notte e dell'incertezza.
Della paura di non essere più nulla, di non avere un nome, né un passato e neanche una vita da vivere.
Ma poi, pian piano, stanca e provata, si addormentò di nuovo.
E dormì fino al mattino seguente, svegliata dal rumore che le carrozze facevano in strada.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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