Quando la carrozza partì, mi chiusi nel concentrarmi sul paesaggio. Era meraviglioso, vedevo la città come fosse la prima volta, non essendo mai uscita da molto tempo. Anche Filax parve contento di essere libero. Uscimmo di città e ci trovammo in campagna. Che bellezza, ero incantata per tutto e persa nei pensieri, quando l'uomo mi interruppe con una domanda.
Abbassai gli occhi aassumendo un'espressione triste, stringendomi una ciocca fra le dita.
"Avevo circa quattordici anni quando scappai dal mio paese natale in Giappone. Perscorsi un lungo viaggio per poi ritrovarmi qui.
Vagavo per le strade e avevo finito il denaro portatomi dietro. Mi diedi così al dipinto. Dipingevo ciò che i miei sogni prevedevano e guadagnavo qualcosa. Poi incontrai lui che, vedendomi abile in questa arte, mi propose di lavorare per lui, dandomi un tetto e una "casa" ma la condizione a ciò, fu il mio isolamento dal mondo." Feci un attimo di silenzio presa da una grande tristezza. "Non so il motivo di questa sua insistente pretesa, ma accettai comunque..."
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What I've done, I'll face myself, to cross out what I've become, erase myself, and let go of what I've done.
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