Nel Giorno del Sale...
"Un fruscio come di foglie decomposte ha svegliato il mio sonno inquieto,
mentre una carezza calda mi delimitava il capo reclinato sul caro giaciglio,
dove odori di lavanda e riflessi di fieno indoravano i miei sogni di bambino...
Eri forte come la quercia che da generazioni delimitava il confine sacro,
ed il tuo sorriso riscaldava il principio di un'estate senza fine,
e mentre discendevamo lentamente l'infecondo crinale verso le saline,
patrimonio indispensabile e cultura ancestrale del lungo inverno del lupo,
come un vecchio mago mi mostrasti dal tuo cilindo il mare azzurro,
dove le acque respiravano assieme ai flussi di una quiete eterna...
Ti ringrazio Nonno di quell'orizzonte sconfinato,
grazie di quei profumi che oggi, nel sienzio di queste acque, non sono più.."
Taliesin, il Bardo
p.s. Tu mi hai fatto tornare. Tu hai interronto il silente giardino.
Tu mia unica speme. Tu mio riflesso di Vita.
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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