Quella voce e poi la sua risata irriverente.
Vivian, Gaynor, Ozzillon, Lion, Ernot, Bafon e l'ometto si voltarono di scatto.
“Capo...” disse Ernot.
“Dicevo...” sorridendo Guisgard “... mi sarebbe piaciuto essere questo fantasma...”
“E perchè mai?” Fissandolo l'ispettore.
“Beh, tutti non sembrano parlare d'altro...” candidamente Guisgard “... soprattutto le dame...” ridendo piano “... e voi capite cosa voglio dire, caro ispettore... no?” Facendogli l'occhiolino.
“Già...” ridendo Ozzillon.
“E poi pare aver monopolizzato l'attenzione di tutti, al punto da far passare quasi in secondo piano quei furfanti...” mormorò il capo della Taddeus “... e vi confesso che invece a me inquieta non poco sapere che qualcuno, da qualche parte, vorrebbe prendersi le opere d'arte conservate qui nella Cappella di Palazzo...”
“Tranquillo, i miei uomini sorvegliano il palazzo giorno e notte.” Ozzillon.
“Oh, che sollievo...” annuendo Guisgard.
“E comunque” fece l'ispettore “io personalmente credo che quel fantasma sia una figura ambigua, signore...”
E Guisgard scoppiò a ridere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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