Vivian lasciò la sala e andò in cerca di Guisgard.
 Quel palazzo era immenso, quasi labirintico.
 La ragazza attraversò un lungo corridoio, fino a trovarsi davanti ad una porta aperta che dava su uno studio arredato con gusto e sfarzo.
 Mobili intarsiati, oggetti di varia origine e provenienza, diverse armi che pendevano alle pareti.
 E su un basso tavolino c'era forse l'oggetto più strano e curioso di tutti.
 Un fiore di metallo a forma di rosa sotto una campana di vetro.
