L'atmosfera era sempre più calda, sempre più infuocata.
Sentivo il suo sguardo su di me, la sua mano che mi accarezzava.
Il mio respiro si faceva sempre più affannato.
Eppure non rispose.
Quella maschera mi infastidiva, era come se ci fosse un muro tra di noi, un ostacolo a quell'intimità strana e intrigante che ci avvolgeva.
"E va bene.." Sussurrai, alzandomi a sedere su di lui, dando uno strattone alla caviglia che la sottrasse dal suo tocco.
Per farlo dovetti lasciare il braccio in leva.
Lo controllavo ancora, con le mani che premevano sui suoi addominali perché non si potesse alzare.
"Adesso togliti quella maschera.." Con uno sguardo indecifrabile "O lo faccio io.." Con una velata e maliziosa minaccia appassionata.
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