Quella conturbante e sensuale situazione.
Vivian seduta sul misterioso individuo, con la pelle resa ardente dalle carezze di lui.
Ora con le mani sul suo torace lo teneva fermo a terra.
Poi quella richiesta di togliersi la maschera.
Lui però, fissandola senza dire nulla, con un movimento rapido ed impercettibile, tirò silenziosamente fuori da un guanto uno spillo aguzzo, con cui trafisse la mano di lei.
Fu un dolore breve ma intenso, che il corpo della ragazza assorbì subito, dandole però un lieve capogiro.
“Lasciatelo andare, Vivian...” disse Guisgard all'improvviso, arrivando dalla cappella.
Quel capogiro aveva allentato l'attenzione e la forza di Vivian e l'uomo mascherato scivolò via dalla presa della giovane, per poi svanire nella notte.
“Andate a riposare ora...” Guisgard a Vivian “... domani sarà una lunga giornata di lavoro... buonanotte...” ed anche lui andò via.