Dapprima non capii che cosa mi successe.
Mi sentivo strana, la testa girava e tutto intorno a me diventava appannato.
Quella voce, la figura che sgattaiola via.
Poi capii.
"Veleno.." sussurrai, guardandomi la mano "Questo si chiama barare.." sussurrai, ancora scossa.
Tutto quello pur di non togliersi la maschera, pur di non permettermi di avvicinarmi a lui.
Mi aveva allontanato due volte in una sera, eppure aveva cominciato lui, lui mi aveva stretto in quella presa, io me ne stavo andando.
Aveva capito che sospettavo, e voleva confondermi.
Tutto quel teatrino per non farmi avvicinare.
Perché?
"Perché non ti fidi di me?" urlai quasi, con rabbia, alla figura di Guisgard che si allontanava.
Temeva che sarei stata un pericolo? Io che avrei potuto combattere al suo fianco?
Che senso aveva tutto quello?
"Avevo ragione su di te..." dissi, mentre mi alzavo, incurante del fatto se fosse ancora in grado di ascoltare "Sei terribilmente solo.." scuotendo la testa.
Mi alzai, e mi diressi nella mia camera, per dormire ciò che restava di quella notte.
Dormii poco, ma abbastanza per riprendermi e riposarmi.
Mi svegliai di buon mattino, e mi preparai in fretta.
Non era affatto una giornata facile, avrei dovuto comportarmi tutto il giorno come se non fosse successo niente.
Come se nulla di tutto ciò fosse mai accaduto.
Sospirai, prima di uscire dalla stanza.
Mi concessi una rapida colazione dopodiché andai nell'ufficio del capo, per vedere di cosa avesse bisogno quella mattina.