"Poco entusiasmo?" Ribattei "Perché?" Voltandomi verso di lui.
Poi quelle parole sulla sera prima ebbero l'effetto di farmi arrossire e distogliere immediatamente lo sguardo da lui.
Perché continuare a mettere il dito nella piaga?
Era già abbastanza umiliante senza che lui continuasse a ricordarmelo.
Ma forse si divertiva a vedere il potere che gli avevo concesso su di me.
"Non temete..." Dissi infine, con la voce che cercavo di tenere più ferma possibile, ma che si rivelò comunque un po' tremante "So qual'è il mio posto.." Mentre lo sguardo vagava fuori dal finestrino, e la mente ripercorreva gli istanti in cui quell'incanto era andato in mille pezzi.
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