Annuii a Guisgard.
Aveva ragione, erano in troppi ecco perché non si riusciva a venirne a capo.
Poi il suo sguardo divenne serio, cupo, tormentato.
E non potei fare a meno di ricordare lo sfogo della sera prima in chiesa, a cui lui non sapeva che avevo assistito.
Istintivamente posai la mano sulla sua, e cercai di catturare il suo sguardo.
"Ma noi li troveremo..." sussurrai "E li distruggeremo.." per poi sorridere, un sorriso che però non presagiva niente di buono, per i nostri nemici.
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