Così vicini.
Così vicini da riuscire quasi a sfiorarsi, come facevano i nostri respiri, che sembravano rincorrersi sulle nostre labbra, ormai vicinissime.
Sentivo il battito del cuore accelerare, sempre di più.
Naturalmente però, lui non ignorò quella voce che lo chiamava.
Così la magia si ruppe e si alzò per andare alla finestra.
Mi chiedevo che cosa avremmo potuto fare noi in piena notte, se non raccogliere informazioni la mattina seguente.
Ad ogni modo, restai in silenzio, forse non sarei nemmeno riuscita a parlare, anche volendo.
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