Il dolce fruscio delle foglie accarezzate dal vento, la frescura all'ombra di quel pino ed i tanti fiori screziati di colori vivissimi che tingevano il giardino rendevano quell'angolo di mondo come un quadretto tratto da uno dei tanti romanzi cortesi descritti dalle incisioni su colonne, archetti e targhe disseminate nel palazzo.
Il cinguettio degli uccelli ed il cielo terso lambito da bianche nuvole sospese sopra di loro pareva un'immagine di idillio pastorale, che rendeva ancor più sognanti gli occhi di Vivian.
Guisgard sorseggiò un po' di quel vino, restando a fissarla.
“Dimmi che amerai solo me... dimmelo...” disse una voce nella mente di Vivian “... dimmelo ed io ti crederò per sempre...” donandole un giglio.
“Amerò solo te...” rispose Vivian.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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