In un attimo i due si trovarono uno sopra l'altra, con lui che le teneva ferme le mani e con il viso vicinissimo a quello di lei.
E restarono così, in silenzio, con gli sguardi incatenati e le labbra a pochissimi centimetri.
Guisgard era su Vivian, tenendola ferma col suo corpo su quello della ragazza.
“Ed ora...” disse lui pianissimo “... che fai? Me la neghi ancora... la mia crostata?” Fissandola senza sorridere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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