Quegli sguardi.
Incatenati, azzurri, luminosi e carichi di desiderio.
Lei stesa e bloccata sotto il corpo di lui, stranamente docile, quasi indifesa, ma sempre bellissima.
“Allora se è mia...” disse pianissimo Guisgard, come in un sussurro, mentre intorno a loro sembrava non esserci più nulla “... voglio assaggiarla...” con le labbra vicinissime a quelle di Vivian.
Così vicine che il respiro ardente della ragazza arrivava a lambire la bocca del suo padrone.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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