Non feci in tempo a domandarmi il perché di quel sorriso, che lui mi prese fra le sue braccia e mi baciò.
Mi stringeva a sè quasi come se volesse ammansirmi, quasi dominarmi.
Smisi allora per un istante di dimenarmi nella sua stretta, facendogli credere di aver raggiunto il suo scopo, infatti la sua stretta si allentò appena ed io ne approfittai, allontanandomi da lui e colpendolo forte.
Talmente forte che un attimo dopo vidi un rivolo di sangue scendere giù dal suo labbro.
"Non osate, mai più" con gli occhi infuocati e la rabbia nella voce "E sarà meglio che vi sbrighiate a prendere ciò che vi serve. Vi aspetto in carrozza" lo guardai per un ultimo istante e poi uscii, sedendomi nella vettura.
Ora non era più senso di colpa, ma rabbia, in parte sfogata con quel pugno, che sembrava quasi il risultato dell'accumulo di quei giorni.
Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk
__________________
"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
"Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro"
ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
|