Tirò via la mano e se ne andò, lasciandomi attonita.
Dapprima chinai il capo, sentendo le lacrime affiorare, poi sentii la rabbia salire sempre di più.
Non poteva continuare a trattarmi in quel modo, non gliel'avrei permesso.
"Allora mi hai preso in giro, non è vero?" a voce alta, perchè mi sentisse anche in bagno "L'altra sera, stanotte... poco fa.." la mia voce era alta, ma per niente ferma, sentivo le lacrime scendere e una fitta dolorosa attraversarmi il cuore.
Tutto quello doveva finire.
"Torna qui.." tuonai "Guardami! Guardami e dimmi che non mi vuoi, che non mi vorrai mai, che non provi niente stando accanto a me.. che non muori come me a quando siamo soli..." ormai la rabbia e il dolore erano insopportabili, e il mio viso era completamente rigato di lacrime "Dimmelo guardandomi negli occhi..." continuai, con lo stesso tono "E io mi rassegnerò e starò al mio posto... solo lavoro...".
Era l'ultima speranza che avevo.
Per lo meno, in un modo o nell'altro, avrei saputo cosa voleva.
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