Camminavo piano tra le lapidi, guardandomi intorno. Era da tempo che non venivo al cimitero... vedere i miei cari sepolti sotto metri di terra mi procurava angoscia. Ad un tratto, vidi da lontano la figura di E'hiss, così mi avvicinai lentamente per non fare rumore. Faceva caldo, nonostante ci fosse un po' di vento, e piccole gocce di sudore cominciarono ad imperlarmi la fronte.
Lui era chino su una tomba, dove posò un mazzetto di fiori di campo, recitando una preghiera. Alzandosi, allungò una mano ad accarezzare la lapide e nel vedere quel gesto mi si strinse il cuore... un uomo dalla scorza dura, ma capace di una sofferenza profonda. Rimasi lì a guardarlo, un po' in colpa per avergli rubato quell'attimo di intimità.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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