La cena cominciò, con delle pietanze appetitose, finché Guisgard non concentrò la mia attenzione su un piatto in particolare.
Restai ad ascoltarlo, rapita, con un sorriso sognante.
"Sembra promettente..." sorrisi "Io adoro il piccante, tranquillo..." divertita.
Così, mi sposi un po' per avvicinarmi alla forchetta che mi porgeva.
Quando fu vicinissima chiusi gli occhi, portandola alle labbra, per assaggiare e gustare appieno poi quella pietanza che tanto aveva da raccontare.
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