Il silenzio scese tra noi.
Fragoroso, imponente, insopportabile.
Sospirai, osservando la sua espressione assorta.
Probabilmente i miei pensieri erano molto meno importanti dei suoi.
Così sospirai di nuovo, un sospiro insieme rassegnato e dolce.
Gli presi le mani tra le mie.
"A che cosa pensi?" sussurrai, dolcemente.
Non sapevo se mi avrebbe riposto davvero, o se avrebbe scelto a caso una risposta inutile dal suo repertorio, però sapevo che la cosa che desideravo di più era che fosse sincero con me.
|