Sospirai a quelle sue parole.
Niente, continuava a tenermi lontana.
Decisi di non insistere, sapevo che quando avrebbe deciso di parlarmene lo avrebbe fatto di sua spontanea volontà.
"Sì.." sorrisi, un sorriso malinconico "La nostra cena rovinata..." abbassando lo sguardo "Un vero peccato..".
Aveva sicuramente mille pensieri, causati da quella brutta faccenda, ci mancava solo che lo caricassi anche della mia ennesima delusione.
Ormai cominciavo a farci l'abitudine, ma sapevo che era colpa mia, che non avrei mai dovuto illudermi, non avrei mai dovuto sperare, sognare, fantasticare.
Ogni volta qualcosa andava storto, e ogni volta io stavo male, ed era sempre peggio.
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