Gli Illuministici in gran numero si ritrovarono sul pavimento marmoreo senza vita, mentre il Narciso Nero continuava a battersi con la sua formidabile spada a forma di fiore.
Tutti stavano ad osservare, chi piangendo, chi ammutolito, chi pregando.
Anche Altea e Trevor osservavano la scena senza commettere atti irresponsabili.
Vivian no.
Lei non restò a guardare e come già aveva fatto la prima volta, si unì alla danza di acciaio, morte e sangue.
Alla fine i furfanti decisero di scappare, guidati dal loro capo.
E corsero verso le vetrate.
Il Narciso Nero però provò ad inseguirli, ma riuscì solo a lanciare Mia Amata verso uno di loro, trafiggendolo ad un braccio.
Il malvivente cadde al suolo.
Tentò di rialzarsi e si tolse la spada dal braccio.
Ma prima che potesse fare qualcosa, rapido Misk estrasse ancora il suo pugnale e lo lanciò, colpendolo mortalmente alla gola.
Poi si voltò verso Dacey.
“Ditemi...” disse “... state bene? Vi hanno ferita?”
“E' morto...” chinato il Narciso Nero sul cadavere dell'uomo appena ucciso “... avrei preferito catturarlo vivo per farlo parlare e sapere chi è il suo capo...”
“Perdonatemi, non ho pensato a questo...” mormorò Misk “... ho creduto potesse uccidere qualcuno con la vostra spada... mi spiace...”
“Capisco...” fissandolo il Narciso Nero “... non perdi il vizio tu, eh?” Rivolto poi a Vivian. “Il tuo capo crede di avere una segretaria, invece si ritrova una spadaccina.” Scuotendo il capo. “Grazie comunque per l'aiuto non richiesto.”