Annuii a quelle parole di Guisgard, osservando i poliziotti.
Poi cercai di restare impassibile a quelle parole.
Sperai che la dama comprendesse, ma sapevo che il giorno dopo sarebbe tornata alla carica.
Sarebbe sempre stato così con lui, e non potevo far altro che accettarlo, forte della nostra promessa segreta.
Salutai a mia volta la dama e lo seguii nel suo studio.
"Ehi, che succede?" con un bel sorriso, avvicinandomi a lui una volta soli.
Ed evitai di dire tutto quello che stavo pensando perché sarebbe stato alquanto sconveniente.
Ma ero felice che fossimo da soli, dopo quella sera così pesante.
Anche se lui ignorava la parte più pesante per me.
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