Quegli occhi erano vicinissimi.
Azzurri e vicinissimi.
Vivian sentì allora il respiro di lui sul suo viso, poi sulla sua bocca.
Avvertì calore alla labbra, quasi stessero sul punto di prendere fuoco.
Sapeva che la bocca di lui era ormai prossima alla sua.
E poi quel contatto.
Quella bocca calda che si posò sulla sua.
Poi premendo, affondando, penetrando.
In un gioco infuocato ed umido, di pressione e carezze, di labbra di di lingue.
Un bacio carico d'impeto.
Un bacio profondo che pareva voler entrare dentro di lei con foga, fino al suo cuore.
E poi le mani di lui.
Così sicure, abili, leggere, audaci.
Scivolarono sotto l'abito di lei, arrivando ovunque.
Dove lei forse non era mai stata toccata.
O forse mai toccata così.
Quel bacio continuò, così come le sue mani a muoversi.
Poi uno strano profumo.
Come di un'essenza.
Tutto cominciò a farsi leggero.
Poi a girare.
Sempre più velocemente intorno a Vivian, fino a quando tutto si fece buio e silenzio.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|