Tutto si fece buio.
La testa girava, i sensi sembravano impalpabili.
Vivian si sentiva rilassata, abbandonata.
In certi momenti pareva essere sveglia, in altri sognava.
E sognava la chiesa, il Diacono, la spada venuta dal Nord, la maschera del Narciso Nero e quei suoi occhi azzurri.
Si sentì cullare, fra le braccia di qualcuno.
Ancora quegli occhi azzurri su di lei.
Poi la sua pelle nuda, un brivido.
Il contatto della seta, il fresco profumo di un letto.
E quegli occhi che la fissavano, mentre lui la adagiava sul letto.
Poi finalmente si svegliò.
La testa girava ancora.
Era in un grande letto.
Ed era sola.
Non era la sua stanza.
Ed indosso aveva una preziosa camicia di seta.
Dove si era svegliata?
Guardò fuori da una finestra e riconobbe il cornicione.
Era nel Palazzo dei Gigli.
Ma il ricordo confuso di quei sogni era ancora palpabile.
Ma era stato un sogno?