Vivian si alzò ed aprì la porta.
Sulla soglia c'era una delle domestiche e restò sorpresa di vederla nella camera, perlopiù con indosso quella sensuale camicia da notte.
“Oh, perdonatemi...” disse imbarazzata, per poi sorridere a mò di scusa e tuttavia immaginando il motivo della sua presenza là “... io non immaginavo... vi chiedo perdono, ma il signor Guisgard non mi aveva detto nulla...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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