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Vecchio 05-08-2016, 01.10.20   #3129
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Mi lasciai cadere all'indietro, dimenticando ogni cosa.
L'unica cosa a cui pensavo, l'unica cosa che desideravo in quel momento era lui.
Le sue mani su di me, le sue labbra, il suo meraviglioso sguardo azzurro sul mio corpo.
Lo sentii che mi cercava nel buio, ora che mi ero lasciata andare, ora che avevo lasciato che il mio cuore prendesse il sopravvento sulla ragione, mi piaceva quel buio.
Mi piaceva quello scoprirsi poco a poco, quel tentennare, quel sorprendersi, quel cercare e trovare.
Dapprima sentii le sue mani che cercavano e trovavano il mio corpo, che lo aspettava, poi le sue labbra sul mio seno.
Così inaspettate, abili, avide, mi sconvolgevano, gettandomi in uno stato di eccitazione tale, da non capire più niente.
Allora le mie mani cercavano il suo corpo, lo trovavano, lo accarezzavano, bramandolo sempre di più.
Nemmeno mi accorsi quando spinse via ciò che restava del mio abito, mi accorsi solo che la sua bocca attraversò tutto il mio corpo, facendomi fremere e bruciare di un piacere talmente inteso da essere quasi insopportabile.
Avevo perso totalmente il controllo, e dovetti aggrapparmi alla spalliera, quasi avessi paura di perdermi in quel mare incandescente.
E forse era così, ero persa davvero.
Avevo dovuto perdere me stessa per trovarlo, cancellare un'intera esistenza, cambiare nome, tutto per arrivare da lui.
Ed ero grata, grata che tutto quello fosse successo.
Perché mai avrei potuto avere felicità più grande di quella che mi dominava in quel momento di pura passione.
Allora le mie labbra cercarono le sue, e poi scesero ad assaporare e scoprire tutto li suo corpo come lui aveva fatto col mio, in un gioco sensuale e appagante, avvolto da quel buio così complice.
Eppure non era ancora abbastanza.
Volevo di più, volevo tutto.
Il suo corpo, il suo cuore, forse persino la sua anima.
Allora finalmente i nostri corpi si congiunsero, e mi fece sua con una passione incontrollata e travolgente a cui mi abbandonai completamente finché l'estasi più totale non mi avvolse, mi sconvolse, mi travolse facendomi arrivare dove credevo non si potesse giungere in una vita intera.
Una felicità talmente grande, profonda e intensa che credevo fosse troppo da sopportare, invece era lì, per noi, soltanto per noi.
Un mondo racchiuso in una stanza buia in cui insieme avevamo creato qualcosa di unico, raro e prezioso.
Le nostre mani intrecciate, le nostre labbra che si cercavano nel buio, i nostri corpi che si congiungevano, i nostri cuori che battevano all'unisono erano tutto il nostro mondo.
E tutto ciò che mi importava, non era altro che lui, il suo respiro rotto dalla passione, il suo corpo fremente, il suo battito accelerato, il suo sguardo appassionato.
Per me, solo per me.
Mi sentivo la donna più ricca e fortunata del mondo ad averlo con me, senza recite, maschere o inganni.
Solo io e lui persi nell'estasi più completa.
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