Vivian si lasciò cullare dalla frescura di quella notte, dal suo silenzio e dalla sua tranquillità, accarezzando poi vaghi pensieri rivolti a lui che in quel momento non era con lei.
Intanto il palazzo si assopiva.
I custodi impegnati nei turni di guardia camminavano per il cortile, il giardino e l'ingresso, rompendo con i loro passi il silenzio della notte.
Poi, ad un tratto, il silenzio aumentò.
Tutto si fece muto.
Restava solo il sibilo del vento, che però aveva mutato suono.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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